lunedì 21 marzo 2016

Io e te all'alba di Sanne Munk Jensen, Glenn Ringtved - Recensione


Titolo: Io e te all'alba

Autori:  Sanne Munk Jensen, Glenn Ringtved 

Genere: Young Adult

Casa Editrice: Piemme

Prezzo cartaceo: 17.00

Prezzo ebook: 7.99

Pagine: 360

Data pubblicazione: 23 febbraio 2016

Louise vive ad Aalborg, in Danimarca. Ha diciassette anni, va al liceo. I suoi genitori sono brave persone. Una sera conosce Liam, un ragazzo poco più grande di lei, e i due si innamorano perdutamente. Trovano un minuscolo appartamento ai margini della città e si amano, fra sesso e droga, senza limiti. Liam ha tanti sogni, ma una pessima idea su come realizzarli. Comincia a lavorare per Johannes, uno spacciatore, un pesce grosso. All’inizio va a gonfie vele, ma poi la situazione precipita, trascinandosi dietro tutto e tutti. È inutile chiedersi perché Louise non sia scappata quando ancora poteva farlo. Non l’ha fatto e basta. Questa storia racconta il perché.


Vorrei descrivere l’alba mentre eravamo lassù, che l’ha fatto quasi diventare bello. E giusto. Vorrei far capire a lei e a papà il perché. Raccontare la storia vera. E vorrei che Liam mi abbracciasse. Evidentemente, però, questa è una delle cose che non si possono fare da morti.

Siete pronti per leggere la recensione più sclero delle recensioni-sclero che si sia mai vista nella storia?
Ebbene sì ragazzi, ormai sono passati giorni da quando ho terminato questo libro e ancora non ho deciso se lanciarlo nelle fiamme o conservarlo in libreria come un tesoro...
Voi vi starete chiedendo perchè, ma penso che spiegarvelo sarà la cosa più complicata che faccio da mesi e quindi mi scuso in anticipo.


La storia parte con il botto. Due ragazzi, una diciassettenne e un diciannovenne, vengono trovati annegati e ammanettati... Gli ultimi passi della loro vita li hanno compiuti assieme ed assieme son morti.
La storia parte quindi in medias res e man mano i flashback faranno sì che il lettore scopra cosa è accaduto, perchè i due giovani sono arrivati a questo. La storia ci verrà raccontata dalla protagonista, Louise.


“Vorrei poter spostare la mano. Vorrei tanto lasciarla scivolare in quella di Liam come una volta, e dire a mamma di non piangere più. Vorrei descrivere l’alba mentre eravamo lassù, che l’ha fatto quasi diventare bello. E giusto. Vorrei far capire a lei e papà il perché. Raccontare la vera storia. E vorrei che Liam mi abbracciasse. Evidentemente, però, questa è una delle cose che non si possono fare da morti.”

Ora non so cosa potrei aggiungere, tutto sembra molto avvincente, un inizio del genere non potrebbe non incuriosire e catturare il lettore ma. 
C'E' UN MA, io questa storia forse me l'ero immaginata diversa. Era tanto stata paragonata a Romeo e Giulietta, romanzo che io adoro.

Questa come ho detto è tutto molto accattivante, dalla prima all'ultima pagina le palpitazioni al cuore non mi hanno abbandonata, non potevo chiudere il libro. Louise stava raccontando la sua storia e man mano che la narrazione procedeva non riuscivo a capire come mai due giovani fossero arrivati a compiere un gesto tanto estremo.
Questo Young Adult, rispetto agli altri romanzi del suo genere, è completamente diverso.
Non è una storia scritta per gli adolescenti, anche se al centro c'è l'amore tra questi due.

Questo libro offre su un piatto d'argento quella che è la cruda realtà, è tutto così realistico, tutti i problemi son lì esposti e questo fa sì che il lettore si ritrovi completamente coinvolto ma non so, per quanto mi riguarda, se questo rappresenti un punto positivo o negativo.

Per spiegarmi meglio farò un piccolo esempio. Prendiamo in considerazione la scrittrice Valentina D'Urbano. Tutti adorano i suoi libri perchè lei tratta realtà "difficili", (droga, prostituzione, famiglie inappropriate e chi più ne ha più ne metta) e lo fa in maniera cruda, dove c'è spazio solo per la realtà.

Io detesto i suoi romanzi. Non ce la faccio, è più forte di me. Non si può dire che le sue storie siano brutte, ma io spesso vedo i libri come una via di fuga, e i suoi per me non lo sono.

Lo stessi vale per "Io e te all'alba". Forse questo non è semplicemente il mio genere, anche perchè, lo ammetto, ho DETESTATO TUTTI I PERSONAGGI.

INIZIA LA PARTE SCLERO.

Okay, ora mi spiegate come possa una ragazza di diciassette anni trovare un tizio qualsiasi, innamorarsene e dopo un po' andarci a convivere?
Dove sono i genitori di questi ragazzi?
La cosa più oscena, però, sta nel fatto che quella di Louise è considerata la classica famiglia "perfetta".
Io davvero mi sono innervosita troppo. Questi tizi alcune volte al posto degli occhi hanno dei prosciutti e non si accorgono del fatto che la figlia abbia un rapporto morboso con il proprio ragazzo


“Se avessi perso Liam, non avrei avuto più niente. Non sarei stata nessuno.”

Come possono pretendere che due bambini vadano a vivere insieme, che continuino gli studi e nel mentre si mantengano anche da soli?
Questa cosa è pura follia ed è assolutamente colpa loro se i ragazzi si son comportati in questo modo. Io non sono della filosofia che un figlio, per imparare l'errore, deve sbatterci la testa, non è assolutamente concepibile.
Come fa un genitore a dare alla propria figlia tutto il libretto dei risparmi e a non farsi delle domande?
Come fanno dei genitori a dir, "va bene che conviva basta che sia felice".
"Ripenso a quello che papà mi ha detto quando mi ha dato il permesso di prendere i soldi dal mio libretto di risparmio: che lui e mamma volevano solo che io fossi felice. Non preoccuparti, mamma. Anch’io vorrei soltanto che tu fossi felice, le dico. Lei non sente niente, è ovvio. Però sorride."
Caro Liam, avere diciannove anni non vuol dire essere grandi, crescere vuol dire assumersi le proprie responsabilità, trovarsi un lavoro e non spingere la propria ragazza a farle lasciare la scuola.

Questa storia mi ha decisamente fatto arrabbiare! Gli avvertimenti c'erano tutti ma i genitori dei protagonisti vivevano sulla loro nuvoletta pensando che tutto fosse apposto e ad un certo punto si ritrovano dei figli morti e non sanno nemmeno spiegarsi il motivo, o meglio non vogliono spiegarselo, forse perchè hanno completamente fallito come persone e come genitori.

Lo so, sono sempre polemica e di questo mi rimproverano sempre ma di fronte a ciò non potevo tacere.
Consiglio questo libro? Non so, se amate il genere fiondatevi pure altrimenti tenetevene alla larga.
Comunque, anche se è uno Young Adult, penso che questo sia un libro più adatto ai genitori che agli adolescenti stessi.
Bel libro, un po' troppo ricco di tutto. Traete voi le vostre conclusioni perchè io ho cercato di fornirvi più elementi possibili per giudicare.

ALESSIA








VOTO:


5 commenti:

  1. Mi incuriosisce molto il fatto che sia così diverso da tutti gli altri young adult. Intanto l'ho preso ^^
    xoxo

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  2. Non è la prima volta che leggo che il realismo di questo libro lo rende una lettura originale, ma allo stesso tempo lo penalizza. Sinceramente c'è ben poco che mi incuriosisce e in questa recensione hai senz'altro confermato i miei dubbi. Mah, credo che rimarrà in libreria.

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    1. Ho sempre avuto questi dubbi e purtroppo avevo ragione...

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