lunedì 14 dicembre 2015

Recensione: Dimmi che sarai qui - Mia Sheridan



Data d'uscita: 3 DICEMBRE 2015

Titolo: DIMMI CHE SARAI QUI

Titolo originale: ARCHER'S VOICE
Serie: Sign of Love #3
Autrice: Mia Sheridan
Editore: NEWTON COMPTON

Serie Sign of love
1. Se non torni sto male (Recensione qui)
1.5 Torno sempre da te
2. Stringer
3. Dimmi che sarai qui
4.1 Beacoming Calder
4.2 Feanding Eden
5. Kyland


Bree Prescott si è appena trasferita nella tranquilla e isolata cittadina di Pelion, nel Maine, dove spera di ritrovare la serenità di cui ha disperatamente bisogno. Proprio il primo giorno nella sua nuova casa sul lago, tuttavia, incontra Archer Hale, un uomo affascinante e solitario. Anche lui, come Bree, nasconde dei segreti dolorosi, ferite che hanno scavato così in profondità da farlo chiudere per sempre nel silenzio. Nessuno in città può dire di conoscere davvero Archer, ma Bree vuole provarci, perché forse l’unico modo per liberarsi dalle catene del dolore e riassaporare la felicità è aiutare quell’uomo a trovare la voce che sembra aver perso per sempre…



La neve scende giù, la-la-la-laaaa

Salve miei piccoli fiocchetti di neeeeve, come state? Okay, okay, so cosa state pensando. Dopo la prima esperienza traumatica con quest'autrice (QUi), avevo promesso che MAI PIU' avrei letto un suo romanzo. 
BUGIA.
Che posso farci, ho la testa dura io e una sottile vena di masochismo.

Ancor prima che la saga venisse pubblicata in Italia, molti dicevano che la storia di Archer fosse la più bella fra tutte.
Partiamo dal presupposto che, se questa e la più bella e le altre sono come il precedente romanzo (Se non torni sto male), corro a comprare un litro di benzina con un accendino... Fuoco a tutto.
Questo libro non è BRUTTO come il primo, ma neppure il capolavoro dell'ultimo anno.


Facciamo un passo indietro.

Bree è una ragazza che ha bisogno di ritrovare se stessa. Alcuni eventi del passato l'hanno segnata e non riesce più ad andare avanti con la sua vita. E' per questo che si trasferisce, provvisoriamente, nel Maine. Per provare a ricominciare, per smettere di rivivere quell'incubo che la perseguita.

A ogni alba speravo che il nuovo giorno sarebbe stato quello giusto per liberarmi, e che ce l'avrei fatta senza dover sopportare la sofferenza di essere incatenata al dolore di quella notte che avrebbe separato per sempre l'ora dal poi.

Lui... è. 
Devo ammetterlo, ho un debole per i protagonisti maschili che nascondono una certa fragilità.

[...] i nostri occhi si incontrarono. I suoi erano profondi e del colore del whiskey, circondati da lunghe ciglia scure. SPLENDIDI.

Archer non parla, ma non perchè non vuole, semplicemente non può. Ha una storia complicata alle spalle, fatta di morte, solitudine e cicatrici che lasciano più di un segno. E' cresciuto pensando di essere diverso, di non poter vivere quella quotidianità che accomuna tutti. Ha ventitré anni e nessuno che gli sia mai stato accanto veramente, fin quando non arriva LEI. 
Bree conosce il linguaggio dei segni ed è la prima a comunicare davvero con lui.

All'improvviso, pensai che Archer Hale aveva imparato da solo una lingua, ma non aveva mai avuto nessuno con cui parlare. Finché non sono arrivata io.

Ovviamente a questo punto il mio cuoricino si è sciolto. 
STUPIDA ME. 
STUPIDA. 
Mi lascio sempre incantare da protagonisti così "cucciolosi". 
Lui ha BISOGNO di qualcuno che gli stia vicino, che lo aiuti a capire che la diversità non è un male, che quest'ultima può essere accettata... Qualcuno che lo aiuti a non aver paura.
E la storia prosegue così, con Archer e Bree che si conoscono e si innamorano, che commettono degli sbagli ma che poi riescono a farsi perdonare. E' un dare e ricevere reciproco durante tutto il percorso.

Entrambi ne eravamo usciti feriti. Forse, nel dolore e in ciò di cui ci ritenevamo responsabili, non c'era giusto o sbagliato, bianco o nero, solo migliaia di sfumature di grigio.

E' una continua ricerca della felicità quella dei nostri due protagonisti. Una felicità che soltanto insieme riusciranno a trovare. Soltanto tenendosi per mano, guardandosi, amandosi. 

Anche in questa storia è presente quel tocco erotico che a quanto pare non può mancare nei libri della Sheridan. Un taglio di capelli può trasformarsi in un "quasi orgasmo"? Sì, a quanto pare può. L'autrice poi ha una sorta di passione per le fragranze selvatiche. Se nel libro precedente il pene di lui era una sorta di arbre magique, stavolta...


La sue essenza vischiosa e salata mi esplose nella bocca.




Vischio. Nuova fragranza. Eau du pen (?)
Mio dio, sento già le bestemmie di chi ha adorato questo romanzo e sta leggendo adesso la mia recensione. 
PERDONATEMI.



Proprio non riesco a non dire ciò che penso. 
Ho adorato la storia, ma avrei apprezzato che fosse un tantino più delicata. 
Verso la fine poi si crea un po' di confusione. Certi avvenimenti si accavallano e le cose perdono d'importanza. Tutto scorre troppo in fretta e quell'atmosfera che si era creata viene a mancare.
Lo so che questo libro si è piazzato tra i migliori su Goodreads, ma sono un pesciolino - meglio sirenetta U.U - che nuota contro corrente.
Detto ciò, torniamo allo stile della Sheridan. Il libro è scritto dal punto di vista di entrambi i protagonisti, scorrevole, semplice, a tratti ripetitivo. Se mi fossi messa a contare quante volte è stata scritta la parola cazzo, a quest'ora starei ancora leggendo. E che cazzo! - eheh - usa un sinonimo ogni tanto. Pene, membro, fallo, pisellino (?). Prendi appunti cara autrice, la prossima volta non ti predono più.

Ho finito? Purtroppo no.
Cara Newton, ma assumere qualche traduttore più competente, no? 

Archer prese una roccia dalla spiaggia e la lanciò nel lago.

Una roccia.
Solo io a questo punto ho immaginato Hercules che solleva questo enorme masso e lo fa rimbalzare sull'acqua? 
Cioè, ma dire sassolino non va bene? No, roccia. Okay.

A questo puuuunto vi saluto. Consiglio il romanzo? Sì.
Se sopravvivo a questa recensione tornerò presto, altrimenti... Venite a saaalvarmiiiii!

Cerco di credere che qualcosa di meraviglioso possa nascere da qualcosa di tremendo, e che verrà un tempo in cui ci sarà dato di vedere cosa sia. Tu mi hai aiutata a vedere il mio quadro, Archer. Lascia che ti aiuti a vedere il tuo.


xoxo HOPELESS

VOTO:
 1/2




6 commenti:

  1. X°°°°D Bellissima!!! L'ho letto anch'io nel weekend e ammetto che mi aspettavo di più, dopo aver letto i commenti in giro. E sono d'accordo, la storia è molto bella, ma troppo, troppo sesso santo iddio. E concordo anche sulla traduzione, penosa e piena di errori. Una treaggggedia. Domani esce la mia recensione, se sei curiosa di leggere cosa ne penso. Ciaoooo. ;)

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    1. Ceeerto che la leggerò U.U Non vedo l'ora! Stalkererò il tuo blog finchè non verrà pubblicata :3

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  2. Ahahahah sempre favolose le tue recensioni!!! Avevo letto la prima ed ero morta dalle risate...
    Leggerò sicuramente questo libro perché ora sono troppo curiosa! :D

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    1. Ahahaha grazie :3 Certi libri mi ispirano! Dovresti vedere le espressioni che faccio poi mentre li leggo... Dovevo fare l'attrice comica io U.U

      Fammi sapere se lo recensirai che passo a dare un'occhiata :3

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  3. Ahahahahahahah XD
    Come inziare bene la giornata?? Simple, leggendo una recensione su Walkinwonderland! Hercules e la roccia! Sono ancora a terra a contorcermi dalle risate!! Bravissima Hope!
    xoxo

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    1. Amoooore miuuu :3
      Ahahah giuro, ho riletto quella parte un sacco di volte per provare a togliermi quell'immagine dalla testa e pensare ad un sassolino, ma nulla, Hercules si era impossessato della mia immaginazione >.<

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