martedì 14 aprile 2015

Il dio del fiume - Wilbur Smith



                                                                            
 1- Il Dio del fiume
  2- Il settimo papiro
3- Figli del Nilo
  4- Alle fonti del Nilo
  5- Il Dio del deserto




Dopo secoli di pace laboriosa, trascorsi al ritmo del Nilo, l'Egitto sta per essere attraversato da un altro fiume, di sangue e di morte. Un fiume le cui sorgenti sono sia nel falso Faraone, il Pretendente Rosso, che minaccia l'unità del regno e la maestà del vero sovrano Mamose, sia in un'orda di popoli selvaggi che, con l'ausilio di misteriose creature veloci come il vento, saccheggia il Paese e si sta pericolosamente avvicinando a Tebe. Cinto d'assedio da nemici spietati e minato all'interno da oscuri intrighi, l'Egitto affiderà il suo destino a coloro che accoglieranno il richiamo "del dio del fiume", del grande Nilo.


“La natura umana è così contraddittoria che desideravo ciò che non avrei mai potuto avere e sognavo l’impossibile.” 



Il Dio del Fiume è un libro di avventura, classificato anche come “Letteratura Africana”, dello scrittore zambiano Wilbur Smith.
Di cosa parla il libro? Certamente è difficile dargli una trama unica, poiché esso stesso si divide in due “punti di vista” o “correnti di pensiero”. Per ora mi limiterò a parlare soltanto della storia in generale, per poi approfondire questi punti di vista in un secondo momento.
 La storia parte con Taita, un anziano (secondo i canoni del tempo, intendiamoci) schiavo fidato di un potente signore dell’Egitto, Intef e custode della figlia di quest’ultimo, la bellissima Lostris, sempre assieme al suo amante Tanus, prode e valoroso guerriero di tutto l’Alto Egitto. A quel tempo la pace era stata finalmente raggiunta, ma nuove minacce incombono sulla loro terra, un nuovo e malvagio pretendente al trono del faraone Mamose e un’orda di selvaggi, gli Hyksos, e saranno proprio loro tre che cercheranno di cambiare le sorti dell’Egitto, ora che la gente ha affidato il proprio destino a quello che chiamano il richiamo “del Dio del fiume” del Nilo.
Come ho già accennato prima la storia non è soltanto la parte della trama. Anzi, siccome verrà narrata in prima persona dal personaggio di Taita verrà letta in chiave molto personale. I pensieri e le opinioni dello schiavo saranno numerose e si soffermerà in particolare su di una vicenda, che appunto andrà a dare un’altra sfumatura al romanzo. Taita infatti narrerà il tutto come una sorta di “Diario delle memorie” e per questo si soffermerà molto sul rapporto d’amore che vi è fra Lostris e Tanus. Quindi se da una parte il romanzo si sviluppa come un’avventura, dall'altra possiamo lasciarci trasportare in questo impossibile e complicato amore fra i due ragazzi.

I personaggi sono assolutamente straordinari, verrete sicuramente colpiti dall'intelligenza e buon senso di Taita, estasiati dalla forza e dalle virtù di Tanus e trascinati assieme a lui nelle sue battaglie ed amerete Lostris per la sua bellezza e ingegnosità. Loro rappresentano anche noi, persone comuni, di tutti i giorni, così unici nella nostra diversità: c’è chi è più prestante fisicamente, mentre chi eccelle nelle arti, eppure questa diversità può aiutarci a fare la differenza e a costruire qualcosa di concreto. Nonostante le difficoltà, i fraintendimenti e le pene, i nostri protagonisti cercheranno di dare sempre il meglio di loro stessi e a superare una storia d’amore così complicata, eppure che ci farà sognare.
Gli ambienti sono descritti in modo, a volte, sintetico, ma ci sentiremo quasi trasportarti nel Nilo, nella società di un tempo e nella sua vita quotidiana, che sembra così lontana, ma che in realtà è più vicina a noi di quanto si possa pensare.

Ciò che inizialmente non mi ha convinto è stata la totale assenza di capitoli, ma continuando con la storia ho capito che avrebbe reso meglio l’idea scriverlo in questo modo, piuttosto che suddividerlo in sequenze.
Il libro è stato fantastico, mai visto uno stile di scrittura migliore. Mi sono davvero appassionato e credo che continuerò con la lettura dei prossimi titoli senz'ombra di dubbio.
VOTO:

Questa recensione è stata scritta da:GIULIO


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