sabato 14 marzo 2015

La donna perfetta - Amabile Giusti


Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 10 febbraio 2015
Prezzo: 15.00
Pagine: 209


TRAMAVisto dal di fuori, Guido Masetti sembra il fidanzato ideale. Insegnante di lettere in un liceo di Napoli, amato dai suoi studenti, sensibile e idealista, sempre cordiale con quelli che incontra a partire dal proprietario del chioschetto dove, ogni giorno, compra fiori freschi per la fidanzata... È così che lo vede Giada, che però è separata da lui da un muro: una parete vera e propria, quella che divide la cucina di lei dal salotto di lui. Lei ha trentasei anni, fa la scrittrice di favole per bambine che sognano di diventare principesse ed è delusa dall'amore. Sogna un uomo romantico e divertente con uno sciame di grilli per la testa. Proprio come quel vicino di casa tanto sorridente e... così dolce con la sua fidanzata. Già: la fidanzata, ecco il problema. Le cose, però, a volte cambiano quando meno ce lo aspettiamo. Guido viene lasciato e cade in depressione. Ma proprio quando Giada sta per fare un passo verso di lui, qualcuno la precede. È Silvia, giovane e bellissima come un angelo. Suona alla porta di Guido e a entrambi basta uno sguardo per capire di avere molte cose in comune, cominciando dagli impressionisti francesi per arrivare alla passione per il Milan. Silvia è semplicemente... perfetta! Ma sarà proprio vero? E come mai Silvia sembra non volere farsi vedere da nessuno degli amici di Guido? È possibile che non sia come appare? In attesa di vederne la versione cinematografica diretta da Alessandro Genovesi e con un cast stellare (Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti e con la partecipazione straordinaria di Ornella Vanoni e Renato Pozzetto), questa storia di amore e di sogni diventa un romanzo trascinante, scritto da una delle più promettenti e amate giovani autrici italiane. Una commedia romantica che sa farci riflettere su quello che in amore è reale e quello che non lo è, su quanto a volte qualche difetto sincero sia meglio di un'incredibile perfezione...

LA MIA RECENSIONE: I Protagonisti di questo romanzo sono Guido e Giada.

Giada ha 36 anni, scrive racconti per bambini e sogna proprio di trovare il principe azzurro e vivere la favola che racconta nei sui libri. Ha un animo Hippie e romantico. Ama i vestiti dalle stampe bizzarre, i gonnelloni ed ha alle spalle un matrimonio lampo (un lunghissimo mese dopo una conoscenza di un mese!) con un bikers di nome Giacomo detto Joe. Giada cerca un compagno che sia un sognatore come lei, che torni a casa cantando e magari portandole un mazzo di fiori.



 Da un anno vive in un condominio al Vomero, e attraverso piccoli momenti di vita rubati con le orecchie incollate alle pareti, incontri fugaci per le scale o in ascensore, si è ritrovata a vivere  un  amore platonico e a senso unico per il vicino di casa. Quando si incontrano diventa un’adolescente impacciata, ma tra le mura di casa, la stalker che è in lei la induce anche a rischiare la vita, allungandosi dal cornice del balcone, pur di spiare nella cucina di Guido. Ma Giada non lo “perseguita”. Silenziosamente e con discrezione vuole solo conoscere le sue passioni e le sue abitudini, consapevole che Guido è impegnato e manco conosce il suo nome!!!

Guido è un insegnante di italiano, milanese trapiantato a Napoli. Non è il classico Adone che attira lo sguardo delle donne, (se vogliamo dirla tutta, non ha nemmeno un capello in testa!!!) ma è dolce e premuroso e la sua bellezza prescinde dall'aspetto estetico. Ama le poesie, l’arte e guardare le partite del Milan. È un sognatore che gira per la città con la sua bicicletta elettrica e ogni venerdì da sette anni, porta alla sua fidanzata un mazzo di fiori, convinto sia il gesto più romantico del mondo. La fidanzata in questione è Anna, avvocato di 36 anni, bellissima ma con la puzza sotto il naso. Il venerdì per lei è “il giorno dei morti”, ovvero, una seccatura… perché lei dei fiori proprio non sa cosa farsene. Anna e Guido convivono da tre anni e per lui Anna è la sua anima gemella.
Personalmente ho odiato Anna dalla prima frase che le è uscita dalla bocca, e andando avanti con la lettura, la mia naturale avversione ha trovate altre conferme. Quando mollando Guido dice: “Voglio andare via” un “Olèèèèè” mi è sgorgato dal cuore!!! Vai Anna, vai… liberaci della tua fastidiosa presenza!!!

“ Tu sei perfetto. Sei troppo perfetto, è questo il problema. Fai tutto quello che una donna si aspetta, regali premure, gentilezza.”

Anna, ma sei seria!? Come dice un detto : “Chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti”!!!!
Mi stavo giusto chiedendo quale donna fuori di senno potesse lasciare un uomo perché troppo perfetto, ed ecco che l’autrice ha prontamente risposto alla mia domanda: una donna che ha conosciuto uno skipper svedese di nome Gunnar! È lui il colpevole! Biondo, muscoloso, tatuato e con una camicia Hawaiana mi ha riportato alla mente il “Bonus” di Avanti un altro! Temo però che il Q.I. di Gunnar sia ai minimi storici!!!
A dare il colpo di grazia finale a Guido ci pensa sempre la stimata Anna che informa l’ormai ex fidanzato, di essere incinta. Guido è sterile. Sbam! Penso che passare un quarto d’ora come quello in cui si svolge tutto questo, sia come sbattere contro un muro a 200 Km/h!!! Ovviamente anche per Guido ci saranno delle conseguenze, imprevedibili, bizzarre e a tratti drammatiche.

“ Ogni esperienza, anche la più triste, insegna qualcosa. Non rimpiango nulla, io sono così. Io porto fiori e sfogliatelle. Chi cerca un uomo che porta solo il proprio ego, vada a cercare altrove.”

Giada dal suo appartamento ha assistito in diretta alla scenata, e preoccupata per Guido, prepara un “panino salva-cuore” corredato di post-it con frase poetica della Dickinson, e lo lascia davanti alla porta di Guido. Forse è arrivato il momento di agire. Ma Giada è discreta e sensibile, e cercando di entrare nella vita di Guido in punta di piedi, si fa soffiare l’occasione da sotto il naso dalla nuova vicina. Silvia decisamente non entra nella vita di Guido in punta di piedi, tutt’altro. Nel giro di un nano secondo il cuore sbriciolato del povero Guido ha iniziato a battere all’impazzata per Silvia, che sembra in tutto e per tutto la sua metà della mela. Silvia è perfetta, ma esiste una donna perfetta?

Inizia così la strampalata storia tra Guido e Silvia, con la supervisione della nostra stalker che, con l’orecchio sempre teso, cerca di capire chi sia questa donna misteriosa e come abbia fatto a far capitolare Guido in un battito di ciglia (e che ciglia!!!)
Non voglio aggiungere troppi particolari per non rovinarvi la lettura. La storia è originale e ben scritta e anche se mi impegno, non riesco a trovare dei difetti a questo libro. Lo stile della Giusti è brillante e divertente. Passa da una prosa aulica a battute in dialetto napoletano, mixando il tutto in maniera perfetta e mai artificiosa. Alcune scene mi hanno fatto morire dalle risate, lasciandomi poi con un retrogusto amaro in bocca. Non c’era molto da ridere in effetti (lol). La storia fa riflettere su molto aspetti, soprattutto sull’abbandono e il diverso modo che ognuno di noi ha di affrontare il dolore, ma la Giusti ci pone davanti a queste riflessioni con ironia e senza drammi
I personaggi sono ben descritti, a partire dal vero protagonista del romanzo, cioè Guido fino ai genitori milanesi di lui. I capitoli si susseguono in un ritmo incessante che rende difficile interrompere la lettura, e ognuno è raccontato dal punto di vista di un diverso personaggio. Per la maggior parte si alternano i racconti di Giada e Guido, ma c’è spazio anche per  personaggi secondari come Paolo, ex alunno e ora amico di Guido.
Ho amato Giada dall’inizio e mi sono rivista molto in questa donna. Lei che osserva con attenzione, ma senza farsi notare, che ha la sensibilità di capire cosa dire e cosa tacere. La classica crocerossina che però non vuole cambiare il suo uomo, ma vuole essere per lui un sostegno. Lei che è una sognatrice e che crede non tanto all’uomo perfetto, ma all’uomo perfetto per lei, e non si accontenta di niente di meno. 

“ Non siamo amanti perfetti da film, i nostri corpi non sono marmi levigati e io non indosso una biancheria intima da catalogo. Siamo noi, coi calzini che non vogliono saperne di sfilarsi, gli slip semplici e le maniglie dell’amore. Non ci esibiamo in esperimenti da contorsionisti. Ci amiamo e basta.”

Per chi ha voglia di una favola moderna, che fa riflettere sui drammi della vita riuscendo allo stesso tempo a strappare un sorriso, consiglio questo libro che ho apprezzato moltissimo, e…non vedo l’ora di vedere il film!!! Buona lettura Girls ;)

VOTO:
          

Questa recensione è stata scritta da MONIA

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