mercoledì 11 marzo 2015

Avrò cura di te - Massimo Gramellini e Chiara Gamberale

Genere: Narrativa
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 17 novembre 2014
Prezzo: 16.00
Pagine: 192





TRAMA: Gioconda detta Giò ha trentasei anni, una storia familiare complicata alle spalle, un’anima inquieta per vocazione o forse per necessità e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l’ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfetto, capace di fare vincere la passione sul tempo che passa: proprio quello che non è riuscito al suo matrimonio. Ma una notte Giò trova un biglietto che sua nonna aveva scritto all’angelo custode, per ringraziarlo. Con lo sconforto, e con il coraggio di chi non ha niente da perdere, Giò ci prova: scrive anche lei al suo angelo. Che, incredibilmente, le risponde. E le fa una promessa: avrò cura di te. Poi rilancia. L’angelo non solo ha una fortissima personalità, ma ha un nome: Filèmone, e una storia. Soprattutto ha la capacità di comprendere Giò come Giò non si è mai compresa. Di ascoltarla come non si è mai ascoltata. Nasce così uno scambio intenso, divertito, commovente, che coinvolge anche le persone che circondano Giò: il puntiglioso ex marito, la madre fricchettona, l’amica intrappolata in una relazione extraconiugale, una deflagrante guida turistica argentina, un ragazzino che vuole rinchiudersi in una comune...
Grazie a Filèmone, voce dell’interiorità prima che dell’aldilà, Giò impara a silenziare la testa e gli impulsi, per ascoltare il cuore. Ne avrà davvero bisogno quando Filèmone la metterà alla prova, in un finale sorprendente che sembrerà confondere tutto. Ma a tutto darà un senso.

LA MIA RECENSIONE: Cosa dire di questo libro? Gramellini non mi delude mai e anche questa volta lo ha confermato. Due autori che sono una garanzia e che in questo racconto epistolare a quattro mani sono riusciti a trovare la giusta armonia per comporre quella che a mio parere è una melodia favolosa.

Chiara Gamberale è Giò, una donna che si ritrova ad affrontare completamente impreparata, una crisi che è soprattutto interiore. La nostra Giò si affida perciò, inizialmente per gioco, a quello che si presenta come il suo angelo custode, Filèmone ovvero Massimo Gramellini. 
Filèmone riesce a guidarla un passo alla volta fino al raggiungimento della piena consapevolezza di sé e al cambiamento. Le fa capire che bisogna prima di tutto conoscere il proprio Io, ammettere e riconoscere le proprie paure, i propri limiti ma anche i talenti e i desideri. Questi due strani protagonisti si trovano così a passare insieme un anno inteso, iniziato con una promessa che Filèmone fa a Giò: Avrò cura di te.

Gioconda si ritrova a pagare le conseguenze delle sue disattenzioni e dei suoi errori. È stata lasciata dal suo grande amore, o come direbbe Filèmone, dalla sua anima prescelta, Leonardo… con una mail!!!( Dannati maschietti dell’era digitale!) Si trasferisce nella casa ormai vuota dei nonni, protagonisti di una storia d’amore infinita che Giò ha preso come modello e che ha contribuito a creare in lei delle aspettative molto alte nei confronti dell’amore. Esatto ragazze, c’è chi si ritrova a cercare nella vita il principe azzurro, perché ha guardato troppe volte Cenerentola, come la sottoscritta, e chi invece prende come modello i propri nonni. 

Le aspettative vengono infrante da lei per prima cadendo nel tranello della routine che, come in un circolo vizioso, l’ha spinta a cercare altrove ciò che il suo rapporto non le dava più.

“So che è difficile conservare a lungo la tensione della scoperta.

Ma tra l'incendio degli esordi e la cenere dei congedi esiste il crepitio del caminetto. Andrebbe alimentato di continuo per evitare che si spenga. Perché poi riaccenderlo è dura.



Insieme al suo angelo custode inizia un viaggio di riflessione e di sentimenti che a volte la fanno gioire e a volte invece la fanno soffrire. E ve lo assicuro care lettrici, voi farete questo viaggio insieme a lei. 

Gramellini riesce con la sua scrittura un pò astratta e poetica a parlare a tutte noi. Ormai sappiamo che il suo stile è molto introspettivo, e sarà impossibile, anche se non condividete la stessa storia di Giò, non fermarvi a riflettere sulle perle di saggezza di Filèmone.  

È un libro che parla di seconde opportunità, ma che soprattutto ci fa capire che non bisogna cercare in tutti i modi di cambiare l’altro, ma provare a metterci nei suoi panni e cercare di comprenderne le ragioni. 
Ci troviamo di fronte a una storia che da fiducia e dice che ricominciare è possibile, e che per iniziare questo viaggio non dobbiamo andare lontano, dobbiamo partire da noi stessi semplicemente ritrovandoci. È una storia che parla d’amore, l’amore nella coppia, l’amore di un padre che non riesce a esprimerlo alla figlia, l’amore di un’amica un po’ pazza che non lascerebbe mai il marito ma ha un amante che considera l’uomo perfetto, ma soprattutto, l’amore per noi stessi.

"Ti amo" significa "mi amo a stare con te". Non è egoismo. Gli egoisti non si amano affatto. Solo chi si vuole bene è capace di volerne al prossimo”

Gramellini nel ruolo di Guru è semplicemente perfetto, così come la Gamberale nei panni della donna impulsiva e incasinata che si pone una domanda dietro l’altra. Insieme hanno dato vita a una storia profonda ma che si lascia leggere con leggerezza.
Consigliato!

VOTO:
1/2

Questa recensione è stata scritta da MONIA.




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