mercoledì 2 dicembre 2015

Recensione: E se fosse un segreto? - Virginia Bramati

Titolo: E se fosse un segreto?

Autore: Virginia Bramati

Editore: Mondadori

Data: 20 Ottobre 2015

Genere: Contemporary romanc
e

Alessandra è una ragazza fortunata: la sua mamma avrebbe voluto chiamarla Sendi (la sua trascrizione di Sandy), come la protagonista di Grease, ma con un piccolo inganno gliel'hanno impedito. Così la figlia della parrucchiera Mary Mantovani e di un padre ignoto è stata registrata come Alessandra, e dio sa quanto ne è felice tutte le volte che sua mamma si ostina, invece, a chiamarla con le clienti del negozio Lamiasendi. Ma Alessandra non è solo fortunata: è anche molto, molto in gamba. Nonostante i piani che sua madre aveva fatto per lei, tra phon e bigodini, è riuscita a studiare, è diventata avvocato, e da pochi giorni grazie all'appoggio di una lista civica di persone per bene è stata eletta sindaco della piccola cittadina brianzola dov'è cresciuta: Verate. E adesso, la prima cerimonia pubblica a cui partecipa con la fascia tricolore è destinata a rivelarsi un'emozione al quadrato... Nell'inaugurare il nuovo reparto maternità dell'ospedale Alessandra rincontra Stefano Parodi Valsecchi, il giovane, brillante primario con il quale a diciassette anni ha vissuto l'incanto del primo vero amore. Invece la vita, finora, li ha separati: lui a studiare ad Harvard, lei in un convitto di suore francesi a Milano. Ma forse entrambi conoscono solo una parte della verità. Come sono andate davvero le cose? Perché proprio ora si ritrovano a Verate? Le sorprese, per Alessandra e Stefano, sono appena iniziate...



A questo punto credo di essere io il problema!

Salve fiocchetti di neve, sono proprio io, la vostra HOPE - non mi piace mai nulla - LESS. Quelle che ci seguono sanno che ormai sono in crisi >.< Sto attraversando la fase del "NonTrovoUnLibroCheMeGarbaAiuto"
Cosa mi sta succedendo? T.T


Il romanzo che ha avuto la sfortuna di imbattersi in me è E SE FOSSE UN SEGRETO di Virginia Bramati.
Il primo libro di quest'autrice mi era piaciuto molto, quindi pensavo di andare sul sicuro scegliendo ancora lei.
La storia ha per protagonista Alessandra, avvocato e sindaco di Verate. Un personaggio che mi ha conquistata SUBITO. Ironica, carismatica, forte, ma con quel pizzico di fragilità che la rende più reale agli occhi del lettore. Il romanzo quindi fa da subito una buonissima impressione.

Formato forbici king size (ma dove le ripongono poi? Mi devo informare...)

Alessandra, come sua prima uscita da sindaco, si ritrova a dove inaugurare il nuovo reparto di Perinatologia (googlate anche voi questo termine, lo ammetto, l'ho fatto anche io) dell'ospedale. Ed è qui che casca l'asino, perchè il primario non sarà altri che Stefano Parodi Valsecchi, il suo primo amore, quello dei suoi sedici anni. Lui sembra riconoscerla, lui sembra ricordare quell'amore che li rese tanto felici quell'estate... L'estate più bella della loro vita. Qualcosa però s'infranse e i due non ebbero più modo di vedersi. Alessandra adesso vorrebbe spiegazioni, ma come può fargli domande quando il suo cuore sembra accelerare alla sola vicinanza di lui? Quando si accorge che tutta se stessa è spinta ancora adesso verso quell'uomo che non vedeva da quindici anni? 
E così con la scusa di un caffè, i due finiscono per amarsi ancora per un po', qualche ora, prima che la realtà piombi loro addosso. Stefano è fidanzato, deve sposarsi. E così quelle strade che sembravano essersi ricongiunte, tornano a separarsi. 

Nel frattempo Alessandra continua il suo lavoro, va in vacanza con la sua migliore amica Olivia e cerca di tenere a bada sua madre, La Mary.
La Mary è fantastica! Non è una madre cattiva, è... insomma è! Ha cresciuto sua figlia da sola, si è rimboccata nel maniche e, nonostante tutto, le ha dato il futuro che sognava, mettendo anche da parte se stessa. All'inizio può apparire come una donna impicciona, che adora spettegolare e dalla mentalità un po' "chiusa", ma in realtà vuol bene a sua figlia più di ogni altra cosa al mondo.

La storia ovviamente non finisce qui. "Un'imprevisto" salterà fuori nella vita di Alessandra e Stefano ed entrambi dovranno fare i conti con un qualcosa di più grande.
Il romanzo prosegue con un'alternarsi tra passato e presente. Come i due si conobbero, lei diciassette anni e lui ventidue, il tempo che passarono insieme, la separazione, lei che ha SEMPRE continuato a vivere in attesa di lui... Insomma, non conosceremo solo l'Alessandra e lo Stefano del presente!


Perchè io per quindici anni non ho fatto altro che amare te stando lontano da te.



Altra cosa molto bella in questo romanzo è lo spirito di solidarietà, il voler aiutare il prossimo, far sì che la nostra fortuna sia anche quella di qualcun'altro. 

FARE QUALCOSA DI CONCRETO.
DAVVERO, DAVVERO molto bella questa cosa, ha aggiunto al romanzo un tocco in più.

Due cose sono molto difficili al mondo: aiutare e lasciarsi aiutare, entrambe richiedono una certa dose di umiltà.

Allora, arriviamo alla parte difficile. Questo romanzo si è presentato molto bene, ma ci sono state delle pecche qui e lì che proprio non riesco ad ignorare. Ho trovato forzate alcune parti. 
SPOILER!
Il matrimonio, il fatto di voler dare a tutti i costi una famiglia al bambino nonostante loro non si siano visti per quindici anni e si siano scambiati si e no dieci parole in tutto dopo il "fattaccio". Cioè lui sta per sposarsi e appena scopre del bambino molla tutto e le chiede di formare una famiglia. Lei che subito accetta, lui che si mostra sempre freddo nei suoi confronti ma poi improvvisamente cambia idea e le dichiara amore folle. Non so, è come se mancasse un pezzo... La crescita del loro rapporto, il loro riscoprirsi e amarsi ancora. E' come se alcune parti fossero state tagliate... C'è un qualcosina dopo, ma non è abbastanza secondo me per comprenderli appieno. Peccato, perchè la Bramati era partita veramente bene con questa storia, ma purtroppo trovo che ad un certo punto ci sia stato un enorme calo per poi riuscire a riprendersi vero la fine.

Lo stile dell'autrice è impeccabile e soprattutto non banale. I dialoghi sono ben impostati ma la cosa più bella sono i pensieri della protagonista e il modo in cui danno un tocco in più alla storia. I personaggi secondari sono fantastici, illuminano il racconto e accompagnano le vicende, rendendole più piacevoli.

Che dire miei piccoli batuffoli, romanzo carino ma...

Lascio a voi la scelta!
xoxo HOPELESS


VOTO:



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