mercoledì 9 settembre 2015

Recensione: Solo per questa notte - Megan Maxwell

Ritorniamo a parlare di Megan Maxwell e dell'ultimo capitolo della duologia "Chiedimi chi sono".
Un libro che ha fatto impazzire il mondo intero, la penserò anche io allo stesso modo?


AVVISO: La recensione contiene SPOILER







Casa Editrice: Newton Compton
Prezzo cartaceo: 9.90
Prezzo ebook: 4.99
Pagine: 288



Serie "Chiedimi chi sono":
1. Chiedimi chi sono - 14 maggio 2015
2. Solo per questa notte, 6 agosto 2015




Dopo la loro folle passione nata in mezzo al mare, Yanira e Dylan si sono trasferiti a Los Angeles per organizzare i preparativi delle nozze. Ma la situazione si complica quando ricompare la ex del futuro sposo, rischiando di mandare a monte il matrimonio. La coppia però – unita da una forte sensualità e dal desiderio di sperimentare tra le lenzuola – riuscirà finalmente a sposarsi. Un gioco erotico, in particolare, infiamma la loro fantasia. Lo hanno ribattezzato “Indovina chi sono stanotte”. Non ci sono limiti, se non quelli che loro stessi si pongono. Eppure questo gioco non si rivelerà del tutto innocuo: se per Yanira, infatti, è una pura e semplice fantasia per alimentare la passione, per Dylan alla lunga diventerà la causa di tanti problemi. In un crescendo di sospetti, gelosie e varie separazioni, i due protagonisti non potranno evitare che le loro vite vadano fuori controllo, con un epilogo inimmaginabile. Dopo il successo della trilogia erotica che ha conquistato centinaia di migliaia di lettrici nel mondo, Megan Maxwell torna con una nuova puntata delle sensuali avventure di Dylan e Yanira, iniziate con Chiedimi chi sono. 




Alcuni di voi forse ricorderanno che non ho apprezzato il primo libro di questa duologia (Recensione qui) e quindi le mie aspettative per quest' ultimo erano estremamente basse.

SPOILER!

Il primo libro finisce con Yanira che viene investita e da lì riparte la narrazione.
Aspettate...
In realtà la narrazione non riparte da lì, visto che Yanira si comporta come una bambina e per quaranta pagine ci fa soltanto sapere quanto le faccia male quella slogatura alla spalla causata dall'incidente.

Vi ho già detto che odio questa protagonista? 
Oltre ad essere una ragazza estremamente sopra le righe, è anche moooolto infantile, e visto che il libro viene narrato dal suo POV, per tutto il tempo non ho fatto altro che imprecare.
Questa ragazza parla come una bambina, si esprime con un lessico a dir poco scialbo e non fa altro che elencare i vari "PIANI A, B, C", prima di agire, una vera e propria tortura.
Inoltre è una persona capricciosa che si scontra con il suo uomo per avere il piacere di affermare il contrario.
Quest'odio per lei e il fatto che Dylan voglia essere romantico ma in realtà non lo è, ha fatto si che per metà del libro io mi stessi per addormentare e l'altra metà pianificassi l'omicidio di questi due tizi.
Ma, vista la mia vena masochista, sono arrivata fino all'ultima pagina, e devo dire che non mi sono mai emozionata tanto quando ho visto apparire l'attesa scritta "RINGRAZIAMENTI"... Mai avuta visione più bella.

Vabbè, continuiamo a parlare del libro.
Quando si parla di questo romanzo, esce subito fuori il termine "erotico", beh, cari lettori, per quanto mi riguarda di erotico non c'era un bel nulla!
Mai, e dico mai, mi era capitato di saltare le pagine di un libro, ma se l' autrice ci delizia sempre con le stesse cose e con le stesse frasi, è normale che dopo un po' io inizi a farlo.
Vorrei precisare che un romanzo non è erotico solo perchè ogni tot di pagine vi è Yanira che esclama "Oh che goduria!"... Vi avevo detto o no che parla come una bambina?!?

La falsa gelosia di Dylan mi ha fatta imbestialire, non voglio neanche raccontarvi i particolari perchè vi direi troppo.

Posso dirvi però, che i due si sposano, lo avevano già annunciato nel primo libro...
Ed è quì che arriva un particolare super stupido ed inutile. Chi di voi ha letto i "Disastri" di Jamie McGuire?
IO SI!!
La mamma di Travis, ormai defunta, scrisse delle lettere da dare alle future mogli dei loro figli... Quella di Travis fu straziante ed estremamente commuovente.
La Maxwell si rifà alla McGuire, ma non è questo ciò che mi ha lasciato allibita.
Solo lei poteva rendermi un particolare del genere estremamente banale, scrivendo tre frasi in quella lettera estremamente banale (?) Lo so, sono ripetitiva, ma l'autrice a tal proposito mi ha ispirata -.-
Vabbè ce ne faremo una ragione, in fondo la trama è BANALE e il contorno pure... Non smetterò mai di ripeterlo.

Devo dire che non boccio completamente questo libro solo per le ultime, diciamo, 50 pagine?
Forse quelle sono state l'unico punto accettabile di tutta la lettura.

Ora vi lascio, finalmente mi son tolta un peso parlandovi di questa storia.
Non consiglierei questa lettura, o meglio non consiglierei proprio la duologia.
Se con la trilogia del bel tedesco la Maxwell mi aveva colpito, con questa duologia è uscita letteralmente fuori strada.
Alla prossima, Alessia.


VOTO:




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