mercoledì 4 marzo 2015

The Hungry City - Philip Reeve

Casa Editrice:Mondadori
Data pubblicazione:21 Maggio 2013
Pagine:336
Prezzo:14,90€

The Hungry City è un romanzo pubblicato per la prima volta nel 2001 con il nome “Macchine Mortali” e successivamente in una nuova edizione del 2013 con questo titolo. 
A prima vista il titolo potrebbe ricordare la trilogia di Hunger Games, ma non ha nulla a che fare con questa. Fa parte, invece, di una saga di libri titolo, che si compone di: 

Macchine Mortali/ Hungry City  
Freya delle lande di ghiaccio 
Infernal Devices  
A Dark Plain 

Purtroppo gli ultimi due non sono disponibili in italiano… ma credo che la serie riacquisterà notorietà e saranno pubblicati a breve. 

TRAMA: In un futuro remoto dopo migliaia di anni di guerre, un olocausto nucleare ha sconvolto totalmente la vita sulla terra, che è diventata insostenibile. Con il tempo le città sono state progettate e costruite in modo che potessero muoversi e “cibarsi” di altre città, per poter sfruttare entrambe le risorse dell’altra. La storia parte da Tom, un apprendista storico (persone incaricate del recupero di reperti e oggetti antichi) addetto nella città trazionista di Londra, il quale riesce a sventare il piano di Hester, una giovane ragazza sfigurata, il cui desiderio era di uccidere il capo della corporazione degli storici, Valentine. Ma le cose si stravolgono. Tom si ritroverà nel territorio esterno alla città, assieme ad Hester, senza sapere più di chi fidarsi. Insieme vivranno un viaggio di avventure, vendetta, rapimenti, incontri e scopriranno i segreti della Lega Anti-trazionista, da sempre contraria alle città in movimento. Ma una minaccia incombe su di loro, così grande che potrebbe cambiare un’altra volta le sorti del mondo. 


"Il mondo stava cambiando
Sopra i pinnacoli di roccia il cielo notturno si era riempito di una luce innaturale"



LA MIA RECENSIONE: Per quanto avessi dubbi sulla trama, il libro si è presentato come una buona scelta.
Non solo è fluido e scorrevole, ma da un grande sfogo all'immaginazione su molti aspetti. Le descrizioni sono curate non sempre nei minimi dettagli e questo ci permette di poter sfruttare al meglio la nostra fantasia. Non sono molto precise invece, a volte, le descrizioni sul territorio esterno, il che potrebbe rendere inizialmente la lettura complicata, ma subito ci si appassiona però.
La parte iniziale non è affatto lenta e questo rende tutto ciò che è complicato ben presto più semplice.

I personaggi sono abbastanza curati, ma mancano molto di personalità. Certo, anche loro hanno le loro esperienze, le loro storie passate, ma rimangono freddi e distaccati per una gran parte del romanzo. I rapporti sentimentali sono piuttosto ambigui, tanto ché persino nella parte finale si può percepire una strana convivenza fra di loro. Si notano molto invece, le differenze fra i vari “schieramenti” ed ideologie del romanzo.


L’ambientazione è forse una delle cose migliori del romanzo. Se le descrizioni sul territorio esterno non sono a volte chiare, l’ambientazione nelle varie città, le zone, i luoghi di lavoro è molto ricca ed interessante. Interessante perché possiamo approcciarci ad uno stile di vita così diverso dal nostro... lavoro, diritti, doveri e persino religione, in un futuro che ci appartiene. E’ bello anche come in alcuni punti si faccia riferimento agli abitanti del passato come “Antichi”, dei quali si ha, sia una profonda stima, che odio per i problemi causati.


Il libro ci insegna che non bisogna giudicare dalle apparenze, che la verità può essere trovata solo se si è determinati a scoprirla. Ma spesso si è troppo accecati dalle bugie per trovarla e anche solo volerla. Consiglio il libro a chiunque, sia appassionati al genere  che non. E’ una lettura piacevole, che vi terrà con il fiato sospeso e sicuramente la apprezzerete in molti suoi aspetti.

"Londra si stava inerpicando verso un altopiano dove il terreno martoriato dal ripetuto passaggio di città grandi e piccole era spolverato di neve" 


Tracklist: 

•Wide Awake - Katy Perry 
•Heaven Knows - The Pretty Reckless
•Habits (Stay High) - Tove Lo


VOTO:

Questa recensione è stata scritta da GIULIO


Nessun commento:

Posta un commento