venerdì 6 marzo 2015

Tutto ciò che sappiamo dell'amore - Colleen Hoover

RECENSIONE IN ANTEPRIMA!!!

Casa editrice: Fabbri Editori
Data d'uscita: 12 marzo 2015
Prezzo: €15,90
Pagine: 288

TRAMA: Lake arriva in Michigan dopo la morte del padre, rassegnata ad affrontare un nuovo, faticoso inizio. La risalita appare all'improvviso dolce grazie a Will, il vicino di casa, a sua volta costretto dalla vita a crescere in fretta. L'intesa è immediata, ma il primo giorno nella nuova scuola Lake scopre che il loro è un amore impossibile: Will è uno dei suoi professori - giovanissimo, ma dall'altra parte della barricata. Altrettanto impossibile allontanarsi, dimenticarsi, rinunciare: e così Lake e Will si parlano attraverso la poesia, anzi, le poesie, in pubblico ma in segreto, servendosi di uno slam - una gara di versi - per dirsi tutto ciò che devono e vogliono dirsi. Alla fine è qualcosa di molto semplice, di essenziale: tutto ciò che sappiamo dell'amore è che l'amore è tutto, come ha scritto Emily Dickinson a nome di tutti noi.

LA MIA RECENSIONE: Inizierò a parlarvi di questo romanzo dicendovi, sinceramente (come faccio sempre del resto), che non mi è piaciuto molto. Vi spiego di seguito il perché.

Innanzitutto vediamo protagonisti due ragazzi, Lake, trasferitasi nel Michigan dopo la morte del padre insieme alla madre e al fratello e Will, giovane professore e studente con a carico il fratellino. Niente di nuovo sotto il sole, insomma. Le basi per questa storia sono scontate e banali ma ci sono degli spunti carini che, però, l’autrice a mio parere non ha saputo sfruttare abbastanza.

Nel primo capitolo praticamente succede tutto. Già sono usciti insieme, e dopo tre giorni sembrano innamorati da una vita! Non funziona così. La cosa divertente e paradossale è che già sembrano provare qualcosa di forte l’uno per l’altra MA lei non sa che lui fa il professore nella sua scuola. Non nego che questa cosa mi ha fatto piegare in due dal ridere. Perché, si, è paradossale e ridicola anche se siamo in un romanzo NA.
Ci sono delle frasi che mi hanno fatto venire l’orticaria per quanto fossero dolci e carine, ma troppo scontate. Tutto si svolge così velocemente che si può pensare che siano passate settimane, mesi e invece, a malapena, ne è passato uno.
La scrittura è semplice; non ci sono appunti particolari da fare. 

Di certo, poteva essere migliore, ma questo un particolare che riguarda in generale tutto il libro.
Tuttavia, siccome sono onesta devo esprimere delle cose che mi hanno fatto piacere di questo romanzo. Per prima le citazione delle canzoni alla fine di ogni capitolo. E’ stata una cosa originale, forse l’unica, dell’intero romanzo. E poi, beh, le poesie. Perché, andiamo, chi è quel pazzo che porta una ragazza per il primo appuntamento ad un incontro dove si recitano poesie? E’ stato abbastanza piacevole assistere a questo scambio di poesie tra i protagonisti e non solo. Ho apprezzato tantissimo la poesia di Eddie, amica di Lake. E a proposito di Eddie, devo confessarvi che ho amato questo personaggio! Mi è piaciuto molto più di Lake; era più caratterizzata, più vivace, interattiva. Lake, invece, mi è sembrata scialba e abbastanza inutile nonostante le premesse del primo capitolo. E visto che siamo in tema di personaggi, non posso non nominare i fratellini di Lake e Will, Kel e Caulder: semplicemente esilaranti.
In fondo, non è un brutto romanzo. Ci sono delle premesse davvero valide ma tutto sembra, così, accennato giusto per dare un assaggio. 

E’ anche vero che ci sono due sequel e che magari questo è davvero solo l’inizio. In ogni caso, poteva essere impalcato in modo più interessante e meno banale come la Hoover, secondo me, ha fatto. Leggerò gli altri due libri per farmi un’idea e per vedere se magari le cose migliorano.(lo spero)
Voi cosa ne pensate? Lo avete letto?
Vi lascio con il pezzo che ho preferito e che mi ha fatta sbellicare dalle risate:

“Secondo il dizionario…e secondo me… ci sono più di trenta significati diversi e sinonimi della parola meschino.
Canaglia carogna disgraziato farabutto
Disonesto bastardo
Verme vigliacco abietto cattivo gretto
Ignobile miserabile indegno barbaro bruto
Depravato crudele coglione detestabile odioso
Perfido violento esecrabile sciagurato criminale
Degenerato somaro sleale infame abominevole.
E la mia preferita: stronzo.”

VOTO:

Questa recensione è stata scritta da FRANCESCA C

Nessun commento:

Posta un commento